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Rischio emittente - è il rischio legato all'affidabilità dell'emittente ed alla sua capacità di rimborsare gli interessi e/o il capitale avuto a prestito. E' evidente che tutti i detentori di titoli obbligazionari emessi da Società od Enti dei quali sono state appurate difficoltà economiche, si precipiteranno a vendere le obbligazioni in loro possesso senza, peraltro, trovare molte controparti disposte ad acquistarle. Questo stato di cose determinerà una prevalenza dell'offerta sulla domanda, con conseguente crollo del prezzo del titolo interessato. D'altro canto può verificarsi che Emittenti non particolarmente affidabili e, per questo motivo costrette a riconoscere interessi più vantaggiosi, vengano a trovarsi in floride condizioni economiche e con un riconosciuto aumento di affidabilità. Ciò determinerà che molti risparmiatori saranno interessati ad acquistare queste obbligazioni, ad alto interesse, emesse da una Società ormai affidabile, mentre troveranno pochi titolari di questi titoli disposti a venderli. Le conseguenze sono l'opposto dell'esempio precedente.

Rischio tassi - è il rischio cui sono soggetti i titoli obbligazionari a interesse fisso. Come possono i tassi di mercato influenzare il valore dei titoli emessi in precedenza? Ipotizziamo che un risparmiatore abbia acquistato BTP con cedola fissa del 5% annuo, ad un prezzo di € 100,00. Ipotizziamo, inoltre, che, dopo qualche tempo, i tassi di mercato subiscano un rialzo e che i BTP di nuova emissione riconoscano una cedola del 6% annuo. In questo contesto, se il nostro risparmiatore volesse vendere i titoli in suo possesso, troverebbe solo acquirenti disposti ad acquistarli a un prezzo inferiore a quello da lui pagato. Perchè, a parità di prezzo, acquistare un titolo che mi dà il 5% anzichè uno che mi dà il 6%? Più precisamente. Quando un risparmiatore acquista un titolo obbligazionario vuole ricavarne nè più nè meno quello che offrono gli altri titoli obbligazionari della stessa specie. Tornando all'esempio precedente, quale ragionamento deve fare una persona interessata ad aquistare quel BTP al 5% che scadrà fra 4 anni? Quanto devo investire oggi per un BTP che per 4 anni mi dà una cedola di € 5 affinchè l'investimento da me effettuato mi renda il 6% annuo (in linea con i tassi di mercato odierno)? La risposta è € 96,53. Se la scadenza del BTB fosse a 10 anni, anzichè 4, il prezzo equo del titolo sarebbe di € 92,64. Se la scadenza fosse a 1 anno il prezzo equo sarebbe € 99,06. Da quanto detto sin qui possiamo desumere un altro importantissimo aspetto: tanto maggiore è la durata residua del titolo quanto maggiore è l'influenza della variazione dei tassi di mercato sul valore dei titoli in circolazione (ricordiamo l'esempio Valore equo BTP scadenza 1 anno € 99,06, scadenza 4 anni € 96,53, scadenza 10 anni € 92,64). E' evidente, infine, che in caso di riduzione dei tassi di mercato, per gli stessi motivi, la variazione del valore dei titoli in circolazione si apprezzerà.

Rischio valutario - è il rischio relativo ai titoli espressi in una valuta diversa da quella dell'investitore. Immaginiamo che oggi un risparmiatore italiano voglia acquistare 1.000 obbligazioni di una Società Inglese, al prezzo unitario di 1 sterlina e che oggi la sterlina valga € 1,549. Per effettuare l'investimento al nostro risparmiatore saranno necessari € 1.549,00. Se un domani l'obbligazione non subisse oscillazioni di valore, ma la sterlina si rivalutasse e valesse € 1,600 il valore dell'investimento per il risparmiatore italiano sarebbe, in ogni caso, aumentato ad € 1.600,00. Ovviamente, anche in questo caso, c'è la possibilità opposta.

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